Domanda
Mi ritrovo a dover sceglier nell'immediato il tasso da applicare al mio prossimo mutuo. A dir la verità all'inizio ero abbastanza orientata sul tasso fisso, visto il calo dei tassi Euribor mi sto lasciando tentare dal variabile indicizzato al tasso Bce. E' davvero la scelta più conveniente?
(Emanuela)
Risposta
"Lasciarsi tentare" non è proprio l'approccio migliore quando si sceglie un mutuo a tasso variabile. Bisogna tener presente che in futuro (non quest'anno, probabilmente il prossimo) i tassi riprenderanno a salire: niente di male se sceglie il variabile, ma occorre mantenere un margine ragionevole per poter sopportare eventuali rialzi della rata che potrebbero anche oltrepassare il 40 per cento: quello che è successo tra settembre e ottobre 2008 a molte persone che avevano un mutuo a tasso variabile deve insegnare. Detto questo, il mutuo "Bce" le garantisce maggior certezza e una minor volatilità del tasso (viene fissato ogni mese a Francoforte e poi resta su quel livello) e la mette anche al riparo da crisi sul mercato interbancario come quella dei mesi scorsi. Questi vantaggi si pagano però con uno spread maggiore rispetto ai mutui tradizionali targati Euribor. Occorre tener presente che nel lungo periodo (dal 1 gennaio 1999) lo scarto Euribor 1 mese-Bce è stato soltanto dello 0,16% a vantaggio di quest'ultimo e quello Euribor 3 mesi-Bce dello 0,25%.
Invia i tuoi quesiti a
mutui@ilsole24ore.com